La Comunità Europea ha lanciato una sfida importante per il prossimo decennio: creare un sistema alimentare più sano e sostenibile.
Il fine ultimo è garantire ai cittadini europei
- alimenti sani, economicamente accessibili e sostenibili;
- far fronte ai cambiamenti climatici;
- proteggere l’ambiente, preservando la biodiversità;
- garantire un compenso economico equo a tutta la catena alimentare;
- promuovere ulteriormente l’agricoltura biologica.


PER RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI IMPRESCINDIBILI
La commissione adotterà misure per:
- ridurre del 50% l’uso dei pesticidi chimici entro il 2030
- ridurre del 50% le perdite dei nutrienti senza diminuire la fertilità del suolo
- ridurre del 20% l’uso dei fertilizzanti di sintesi entro il 2030
- raggiungere il 25% di terreni agricoli dedicati all’agricoltura biologica entro il 2030
L’utilizzo del sovescio (cover-crop) e di Top-Solution
diventa il fattore fondamentale per rispondere a queste finalità.
La strategia sulla biodiversità e la strategia «dal produttore al consumatore” sono il fulcro dell’iniziativa Green Deal e puntano ad un nuovo e migliore equilibrio fra natura, sistemi alimentari e biodiversità: proteggere la salute e il benessere delle persone e, al tempo stesso, rafforzare la competitività e la resilienza dell’Unione Europea.
Frans Timmermans
Vicepresidente esecutivo della Commissione Europe
TOP-Solution
TOP-Solution permette di produrre le stesse rese ettariali delle colture diminuendo l’emissione di CO2 nell’atmosfera.
Questo grazie alla significativa riduzione dei fertilizzanti fosforo-potassici e al conseguente risparmio dell’energia necessaria per estrarli, produrli e trasportarli.
Anche la migliorata lavorabilità del terreno contribuisce a diminuire l’emissione di CO2.
Si può affermare che l’utilizzo di TOP- Solution è fondamentale in un’agricoltura moderna e rispettosa dell’ambiente, ma diventa una pratica insostituibile nell’obiettivo dell’agricoltura rigenerativa.
I batteri del genere Psudomonas putida, aumentano la resistenza della pianta nei confronti dei nematodi, grazie alla stimolazione della produzione di acido salicilico che rende difficoltosa ai nematodi l’infezione delle radici
